Il Taoismo nella Letteratura Cinese

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Il taoismo (o daoismo) è una corrente di pensiero diffusasi in Cina tra il IV e il III secolo a.C., secondo cui l’uomo non si trova al centro del cosmo, e la tecnologia rappresenta il male del mondo. I taoisti credono nel Tao, un’indivisibile, indescrivibile, immateriale forza ed energia che è la fonte di tutto ciò che esiste ed accade.

I concetti principali di questa religione sono:

  • Il desiderio come fonte di infelicità;
  • Il ritorno a uno stato privo di trasformazioni dovute al desiderio umano;
  • Il sospetto verso il linguaggio, che riduce le prospettive;
  • La reversione, un ciclo circolare per tutto (come il giorno e la notte, l’estate e l’inverno).

 

Il taoismo nella poesia di Tao Yuanming

Il taoismo, le cui idee erano troppo utopistiche perché un governo potesse adottarle, fu riconosciuto come dottrina ufficiale soltanto per un breve periodo nell’VIII secolo, ma ebbe una grande influenza nell’arte e nella letteratura, in particolare nella poesia.

Un grande esempio di poeta taoista è quello di Tao Yuanming (陶淵明), considerato uno dei più importanti poeti cinesi, vissuto intorno al 400 d.C., tra le dinastie Han e Sui. Egli, dopo essersi ritirato dalla vita pubblica, lontano dal trambusto degli affari ufficiali e dell’alta società, ha iniziato a comporre versi su quella vita spensierata e libera, a stretto contatto con la natura. Grazie ai suoi versi raffiguranti una vita agricola e spensierata, fatta di vino e musica, venne definito come il “poeta dei campi”.

Tao Yuanming in contemplazione

 

Una delle poesie principali di questo autore è Drinking wine (飲酒), che rispecchia molti dei principali concetti taoisti.

 

結廬在人境 I built a cottage right in the realm of men,

而無車馬喧。yet there was no noise from wagon and horse.

問君何能爾? I ask you, how can that be so?

心遠地自偏。When mind is far, its place becomes remote.

採菊東籬下, I picked a chrysanthemum by the eastern hedge,

悠然見南山 off in the distance gazed on south mountain

山氣日夕佳, Mountain vapors glow lovely in twilight sun,

飛鳥相與還。where birds in flight join in return.

此中有真意, There is some true significance here;

欲辯已忘言 I want to expound it but have lost the words.

 

Nelle prime quattro righe, Tao Yuanming parla della sua casa costruita lontano dallo smog e dai rumori della città, che è dove si trovano il suo cuore e la sua mente, anche se alla fine ammette che farà sempre parte della società, suo malgrado. Questo è un passo fondamentale per il Daoismo: il rifiuto della tecnologia, dell’antropizzazione.

Dalla quinta all’ottava riga si ha la descrizione dello stile di vita spensierato del poeta. Per lui, raccogliere fiori e osservare la natura durante un tramonto, è meglio che una vita dedicata a preoccuparsi e a servire l’imperatore. Egli decide quindi di vivere lasciando che le cose accadano, senza preoccuparsi o avere paura.

Nelle due righe finali, il poeta vorrebbe esprimere la bellezza dei paesaggi e del mondo naturale, ma ne è impossibilitato, perché il linguaggio non riesce esprimere i sentimenti coinvolti, un’altra delle caratteristiche del Daoismo.

 

È possibile fare una comparazione con una letteratura più vicina ai nostri giorni?

La chiave di lettura per la poesia appena letta è la comprensione del Tao. Per raggiungere questa forza vitale, questa energia, una persona deve dimenticare la distinzione tra cose, persone, eventi e pensieri. Il compito principale della conoscenza convenzionale, ordinaria è quello di fare distinzioni, di conoscere la differenza tra le cose; per cui, per raggiungere il Tao bisogna scartare la conoscenza convenzionale. Per cui, cosa rimane? Rimane ciò che viene chiamato “Uncarved Block”, ciò che non è stato intaccato dall’essere umano che rappresenta la grande interezza del mondo. Per arrivare a ciò, bisogna passare attraverso degli stadi, che possiamo ritrovare nel grande poeta inglese William Blake.

Rappresentazione di William Blake

 

Questi tre stadi sono:

  1. La fase dell’innocenza, in cui tutto è ancora sconosciuto, che viene trattata da Blake nella sua opera “Songs of Innocence”, dove egli descrive l’innocenza più pura, lo stadio beato del bambino;
  2. La fase della conoscenza convenzionale, in cui bisogna fare distinzione tra le cose, raccontata da Blake nella sua opera “Songs of Experience”, in cui mostra che cosa si ottiene se la lotta interna dello spirito umano, anziché lasciata a libero sviluppo, viene oppressa e forzata a conformarsi alle regole e alle dottrine;
  3. La terza fase è lo scarto della precedente conoscenza convenzionale.

 

Bibliografia:
Anthology of Chinese literature – S. Owen
Cambridge illustrated history – P. B. Ebley
Songs of innocence and experience – W. Blake
Segui Erica B:
Studentessa di comunicazione interculturale studio il mondo cinese, dalla cultura alla scrittura. Affascinata da un mondo così lontano cerco di scoprirne tutti i segreti e di metterlo a confronto con il nostro. Lettrice compulsiva e curiosa di tutto ciò che ci circonda sono sempre alla ricerca di nuove storie, che poi posso raccontare qui.

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